La generazione "Notte prima degli esami" ai tempi del Covid-19

VASTO. “Notte prima degli esami” è il titolo dell’intramontabile canzone di Antonello Venditti. Chi non la conosce? Siamo sicuri che tutti i nostri lettori in questo momento hanno già cominciato a canticchiarla.

Qualcuno sarà tornato certamente indietro coi ricordi e avrà pensato a quegli ultimi mesi che precedevano la prima vera grande prova da adulti, l’esame di Stato, chiamato un tempo “di Maturità” proprio perché segnava quell’importante passaggio di emancipazione.

Da ragazzi protetti tra le mura domestiche si presume, infatti, l’arrivo di un nuovo grande capitolo della propria vita, fatto della ricerca del vero io e di una professionalità che porta ciascuno a costruirsi un futuro pieno di soddisfazioni.

Ma cosa ne è di questa generazione che nel 2020, a causa della terribile emergenza Coronavirus, è stata costretta a perdersi questi momenti di crescita così determinanti?

Quei mesi che si trascorrono in balia della preoccupazione per lo studio finalizzato alla prova, ma che al tempo stesso viene condiviso con i propri compagni che, probabilmente, si perderanno di vista, ma con cui si è praticamente cresciuti negli ultimi 5 anni?

E quando si rivedranno, non potranno raccontarsi aneddoti e le esilaranti gag di quell’ultima “mitica” gita che, purtroppo non si è mai potuta fare.

Intanto, nonostante tutto, gli studenti anche quest’anno avranno la possibilità di sostenere le prove dell'Esame finale, ma sarà tenuto conto del periodo di emergenza. I crediti di accesso relativi alla classe V e il voto finale saranno basati sull’impegno di tutto l’anno e dell’intero percorso, giacché, come ha sottolineato la ministra Lucia Azzolina, i docenti conoscono bene i propri alunni.

Il decreto indica una doppia possibilità, che vede come spartiacque una data ben precisa, quella del 18 maggio. Se i ragazzi potranno rientrare, ci sarà un esame con commissione interna. La prima prova, Italiano, sarà preparata dal Ministero, mentre la seconda, diversa per ciascun indirizzo, verrà predisposta dalle commissioni. Infine ci sarà l’orale. Se, invece, non sarà possibile tornare nelle aule degli Istituti, è previsto il solo colloquio orale. Resta ferma la necessità di raggiungere almeno il punteggio di 60/100 per ottenere il diploma.

Ma cosa provano in merito gli studenti vastesi?

Abbiamo rivolto direttamente qualche interrogativo o suggestione proprio a loro (Leggi). In particolare a 4 studenti che ci hanno risposto con grande puntualità ed interesse. Abbiamo deciso, quindi, di condividere le loro suggestioni in questi giorni, attraverso la nostra testata.