Tavolini vuoti alle 18: "Inutili investimenti per la sicurezza, ora penalizzati di nuovo"
Vasto "È dura non poter assicurare lo stipendio ai nostri dipendenti"
VASTO. "Non ci aspettavamo una chiusura così anticipata. Speravamo di rimanere aperti almeno fino all'aperitivo".
Così Gessica ci ha raccontato ieri sera alle 18 in punto, quando le porte del suo Bar in Corso Nuova Italia a Vasto si sono rese inaccessibili.
"Resteremo così durante tutta la settimana, poi nel weekend saremo a disposizione almeno altre 2 ore per permettere l'asporto", spiega.
E ancora: "Mercoledì scenderemo anche noi in piazza per il sit in organizzato dal Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) e spero che il Governo rimoderi le sue decisioni permettendoci di lavorare almeno fino alle 21 (Leggi). Non è giusto, non sappiamo se riusciremo a tornare a pari con le spese.
Noi abbiamo rispettato le regole. Sarebbe meglio se ci aiutassero a farle seguire a tutti, facendo magari anche più multe alle persone che sostano in giro assembrandosi senza mascherine. Controllate, ma permettete a noi di lavorare".
Sì perché anche in una precedente intervista ad altri gestori vastesi, questi avevano avanzato l'idea che si poteva fare diversamente senza essere penalizzati (Leggi).
"Ci siamo impegnati tanto in estate, abbiamo investito per andare incontro alle disposizioni su come allestire i nostri locali per preservare la salute dei nostri clienti.
È dura non poter assicurare lo stipendio ai nostri dipendenti, non sappiamo cosa dire e cosa fare".
Un altro risvolto che ci racconta Gessica è, infine, il seguente: "La sera c'erano più o meno sempre le stesse persone che venivano anche solo per scambiate due chiacchiere. Ora questa possibilità è venuta loro meno e probabilmente ciò creeranno ulteriori scompensi, se si pensa già al periodo difficile che abbiamo trascorso".
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