Influenza stagionale: sintomi, contagi e rimedi della nonna scientificamente provati
Vasto La ricetta del brodo di pollo testata dall’Università del Nebraska
VASTO. Anche tu sei rimasto a casa con l’influenza stagionale?
Non sei l’unico, né l’unica, un milione di persone si sono ammalate e i contagi sono ancora elevati. Ma il nuovo virus influenzale (oggi) non è particolarmente aggressivo, non più di altri, ha però una grande capacità di trasmissione, appartiene infatti a uno dei tipi virali tra i più diffusi, e nel passato è stato la causa della temuta influenza suina.
L’influenza non è una malattia curabile, ma solo prevenibile, e le strategie per fronteggiarla sono due: rinforzare il nostro organismo, e mitigarne i sintomi con farmaci e rimedi naturali come il brodo di pollo.
Dati alla mano: il rapporto dell’ISS sulla stagione influenzale in corso
Tutte le stagioni influenzali vengono monitorate dagli enti competenti: nel nostro caso è l’Istituto Superiore di Sanità i cui dati, raccolti nel periodo appena trascorso, mostrano una curva dei contagi ancora in salita. E a complicare il quadro c’è anche la circolazione di altri virus come il Covi19 e diversi altri virus parainfluenzali che contribuiscono a sostenere l’andamento della curva.
Il lavoro dell’ISS prevede anche l’isolamento dei diversi ceppi virali in circolazione e la loro classificazione. Nei dati raccolti si vede che per questa stagione (2023-2024) il virus influenzale prevalente è l’A-H1N1 pdm09 che rappresenta circa il 77% dei casi.
A-H1N1: conosciamolo meglio
A-H1N1, oggi, non è più temibile perché il nostro organismo lo conosce già, ma è un parente stretto dell’ A-H1N1 pdm09 che nel 2009 ha provocato l’influenza pandemica nota come influenza suina. In quell’anno quel nuovo sottotipo di virus influenzale trovò impreparate le difese immunitarie dei suini e degli umani, si diffuse così molto velocemente e fece molte vittime. Oggi A-H1N1 è noto, e non fa più paura come la prima volta, ma essendo un virus di tipo A ha anche maggiore capacità di diffusione.
Sintomi e trasmissione
I sintomi di questa nuova influenza sono molto comuni: cefalea, febbre, tosse, dolore alla gola, astenia, malessere generale e in alcuni pazienti si sono manifestati anche nausea, vomito e diarrea. Pur essendo sintomi ordinari, quello che li contraddistingue è la loro forte intensità, ed è per questo che molti di noi sono stati costretti a letto. La trasmissione, come per tutti i virus influenzali, può essere diretta o indiretta. Nella trasmissione diretta, da persona a persona, c’è uno scambio di fluidi attraverso una stretta di mano o parlando a distanza ravvicinata. Nella trasmissione indiretta invece il contagio avviene attraverso le superfici contaminate, il virus dell’influenza infatti può persistere a lungo nell’ambiente.
Incubazione e contagi
Un dato interessante è che il periodo d'incubazione, cioè il tempo che intercorre fra il contagio e lo sviluppo dei sintomi, che è solitamente di 1-2 giorni, nel caso del nuovo virus può essere più lungo: da 1 a 7 giorni.
Ma per quanto tempo rimaniamo contagiosi?
Una volta colpiti dal virus si è contagiosi per un tempo pari a 1 o 2 giorni precedenti la comparsa dei sintomi, e per i 5 o 7 giorni successivi. Il virus può quindi essere trasmesso anche da persone apparentemente sane, ma i peggiori sono i primi 2 o 3 giorni dall’inizio dei sintomi, nei quali il rilascio di virus attraverso saliva e lacrime è maggiore, ed è quindi anche maggiore la contagiosità. Va tenuto inoltre conto che i bambini e gli individui con sistema immunitario indebolito possono essere contagiosi per un periodo che supera i 10 giorni.
Curare l'influenza non si può
Non ci sono cure. L’influenza si può solo prevenire e trattarne i sintomi aiutando l’organismo a reagire. Abbiamo già visto alcuni dei rimedi naturali utili a stimolare le difese immunitarie quando abbiamo parlato del freddo e di come fronteggiarlo (leggi), ma ora vorrei parlare del brodo di pollo, il rimedio più utilizzato dalle nostre nonne, le cui proprietà sono state oggetto di uno studio scientifico.
Brodo di pollo: il rimedio della nonna scientificamente provato
Sono stati i ricercatori dell’Università del Nebraska a condurre una ricerca con lo scopo di confermare l’efficacia del brodo di pollo nel trattare raffreddore e sintomi influenzali. Funziona: procura un effetto antinfiammatorio e lenitivo, contiene vitamine, minerali e altri elementi nutritivi che rinforzano le difese immunitarie, e la grande quantità di liquido di cui è composto contribuisce sia all’assorbimento dei nutrienti, sia all’idratazione del corpo e anche allo scioglimento del muco. Un effetto benefico davvero completo
Ma qual è la ricetta testata dai ricercatori?
1 chilo di ali di pollo;
3 cipolle;
1 patata;
3 pastinaca (vegetale simile alle carote);
2 rape;
12 carote;
6 gambi di sedano;
Prezzemolo;
Sale;
Pepe.
Avere una conferma scientifica, per l’efficacia di un rimedio così semplice e conosciuto, è certamente rassicurante, quindi se avete la vostra ricetta di famiglia continuate ad usarla. Quella dei ricercatori universitari è servita soltanto a dimostrare l’efficacia di un rimedio il cui effetto è avvalorato, da sempre, dall’uso tradizionale. Possiamo dire di più: l’aggiunta di spezie benefiche al nostro brodo di pollo può addirittura migliorarne l’efficacia (la mia mamma, per esempio, aggiunge qualche rondella di radice di zenzero).
Prevenzione
L’unica vera strategia difensiva per l’influenza è la prevenzione, che tradotta in termini semplici si fa con misure di igiene e, per le persone fragili, con le vaccinazioni. Ricordiamo brevemente le misure di igiene più importanti come: evitare i luoghi affollati, aerare i locali ove si soggiorna, evitare di portare le mani sporche a contatto con occhi, naso e bocca e indossare una mascherina se necessario, lavare le mani con acqua e sapone o utilizzare appositi igienizzanti. Importante: le mani devono essere lavate accuratamente con acqua e sapone, sia nei palmi, sia nei dorsi per almeno 40-60 secondi, altrimenti non si ottiene l’effetto desiderato.
Tenere a bada i sintomi
Vitamine, echinacea, polline, brodo di pollo e cento altri ancora rimedi naturali sono utili a rinforzare l’organismo e combattere i sintomi influenzali, ma spesso non sono sufficienti. Se i sintomi sono forti possiamo aiutarci con alcuni farmaci. Tra i più utilizzati gli antinfiammatori come l’acido acetil salicilico, l’ibuprofene e il flurbiprofene, (in forma di compresse, buste e spray) utili per: gola arrossata, rinite, difficoltà nella respirazione e febbre.
Il paracetamolo utile per la febbre nel dosaggio di 500 milligrammi e per forti dolori nel dosaggio da un grammo. È opinione diffusa che il paracetamolo da 1 grammo sia per adulti, mentre quello da mezzo grammo (500 mg) sia per bambini, in realtà sono entrambi dosaggi per adulti, ma sono utili per sintomi differenti
utile per la febbre nel dosaggio di 500 milligrammi, e per forti dolori nel dosaggio da un grammo. È opinione diffusa che il paracetamolo da 1 grammo sia per adulti, mentre quello da mezzo grammo (500 mg) sia per bambini, in realtà sono entrambi dosaggi per adulti, ma sono utili per sintomi differenti.
Decongestionanti nasali, in spray o in compresse, si utilizzano quando il sintomo prevalente è il naso chiuso, ma attenzione perché hanno effetti collaterali importanti e vanno utilizzati solo per brevi periodi.
Molto utilizzati sono anche sedativi della tosse e mucolitici, e ancora farmaci per la nausea e per la diarrea. Anche in questi casi ci sono diverse controindicazioni nell’utilizzo e prima di assumerli è importante rivolgersi al proprio medico o farmacista di fiducia.
No agli antibiotici
Sicuramente è molto importante ricordare che gli antibiotici servono per le infezioni batteriche. Non sono utili per le infezioni virali, anzi le peggiorano notevolmente perché indeboliscono il nostro organismo che ha quindi minori possibilità di vincere contro il virus influenzale o parainfluenzale.
Per saperne di più puoi rivolgerti alla Farmacia Giovannelli e chiedere una consulenza: il personale disponibile e preparato ti saprà aiutare per affrontare al meglio e in sicurezza il periodo invernale.
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