Addio Santoro: “Lotteremo per il Casalbordino, scenda in campo anche il Comune”
Casalbordino I Supporters Casalbordino: “Azioni concrete per risolvere la situazione”
CASALBORDINO. Dopo 12 anni, 142 mesi e 4260 giorni, il rapporto tra il patron Alessandro Santoro e il Casalbordino Calcio si è chiuso per sempre.
La decisione è presa. Lo stesso patron biancorosso ha annunciato l’addio in un lunghissimo post pubblicato sui propri canali social (leggi)
Il titolo sportivo passerà ora ad un nuovo gruppo imprenditoriale, una scelta che ha toccato profondamente gli ultras ”Supporters Casalbordino”, che hanno fatto sentire la propria voce attraverso un comunicato ufficiale:
"Ventidue anni, 264 mesi, 8030 giorni.
Percorsi più di 60.000 km per il nostro club, affrontando situazioni meteorologiche estreme e senza restrizioni di spesa. Siamo profondamente delusi e indignati per la decisione della società di vendere il titolo calcistico, con la conseguenza di vedere la nostra squadra non iscriversi al campionato. Come tifosi abbiamo dedicato anni di passione e sostegno al Casalbordino, solo per essere poi traditi da questa scelta insensata e irresponsabile.
Ma adesso? Adesso siamo noi tifosi che abbiamo perso! Non possiamo accettare il fatto che la nostra squadra, il nostro orgoglio, venga sacrificata a causa di decisioni personali o motivi sconosciuti. È un oltraggio nei nostri confronti, noi che abbiamo sostenuto la squadra in ogni momento, indipendentemente dalle circostanze e dalle categorie.
I tifosi meritano rispetto e considerazione, e non dovrebbero essere lasciati all'oscuro delle decisioni che influenzano il futuro del Casalbordino Calcio. Siamo stati respinti ogni volta che abbiamo cercato un dialogo, e le poche volte che abbiamo avuto l'opportunità, la società ci ha sommersi di falsità e bugie.
Vogliamo ricordare al presidente (o al patron, come preferisce) che sui social si vanta di essere stato il migliore nella storia del nostro paese, che il Casalbordino Calcio appartiene ai tifosi e al paese, non a un singolo individuo che ha solo il privilegio di guidarla.
Siamo pronti a fare sentire la nostra voce e a lottare per il nostro club. Ci aspettiamo che l'amministrazione comunale metta in campo azioni concrete per risolvere questa situazione e per garantire che il calcio continui a vivere nella nostra comunità nel massimo campionato regionale".